lunedì 24 ottobre 2011

Personaggi in cerca di buonumore (3/n)

L’uomo senza qualità

L’uomo senza qualità ha moglie e figli, ma la famiglia non fa la felicità, i soldi e la "figa" sì; ha il profilo su Facebook e ha cambiato immagine del profilo (ne ha messa una dove si nota la croce sul petto depilato e sbottonato), s’è autoritratto a casa, con la web-cam, di sera con la luce accesa e gli occhiali da sole.
L’uomo senza qualità è ciò che a Napoli chiamano “sfaccimm”.
Ha più di quarantanni e tante amiche a cui piace questo elemento: il ricco imprenditore ignorante, la bella casa, il macchinone, la patta dei pantaloni sempre aperta, l’uomo che non paga le tasse e preferisce evaderle, e chi le paga «povero fesso»! L’uomo più furbo, che si sente bello e bono, e sotto le lenti da sole firmate guarda le femmine, che lo riguardano, mentre serpeggia lento col suo bolide, l’uomo che non fa la raccolta differenziata perché è una perdita di tempo, e non mette a regola gli albanesi che lavorano per lui perché «hanno un lavoro, che vogliono di più»? L’uomo che lavora, e che non viene sfiorato dal problema del precariato «chi gliel’ha comandato di laurearsi? Tutti questi insegnanti a che servono»? Lui ne aveva avuto uno, «pure troppo»!

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