giovedì 27 ottobre 2011

Viva viva gli scienziati!

L'inverno è arrivato: me lo dicono l'odore d'umido nel mio bagno, lo scurirsi delle macchie sul soffitto, il pacco ordinario di frutti straordinari, i dolori alle ossa, le unghie viola (non di smalto), i piedi di ghiaccio sotto le coperte, il basilico agonizzante sul davanzale, la vestaglia blu, il tic dello scaldino, le zuppe, le ventate di calore sprecato che escono dai negozi ad altissima temperatura e bassissimo rispetto per l'ambiente, la folla di ombrelli impertinenti che impediscono al mio di arrivare in fretta alla stazione DOVE mi accoglie Anna Tatangelo (preferisco il frastuono del treno in transito sul binario 1) su Radio FS News, PRIMA di prendere il regionale su cui mi aspetta quell'attimo di ansia da "dove ho messo il biglietto?" (anche se so di averlo) quando vedo far capolino il controllore, MENTRE guardo gente che occupa 2/3 posti con un unico biglietto ed è infastidita da chi vorrebbe sedersi al posto di borsa-giacca-giornale, QUANDO mi metto a leggere il solito libro scritto dal solito uomo di scienza che - senza le paranoie che, per il solo fatto di aver studiato ...-ica, ...-gia, ...-ia, Storia d…, etc., ci si fa da letterati - scrive meglio di un letterato, e uso il ritrovato biglietto come segnalibro.

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