sabato 21 aprile 2012

L’eccesso di educazione genera mostri ovvero padroni in casa "nostri"



Non so se mi piacciono meno gli ospiti maleducati o quelli che non vogliono disturbare: sembra un paradosso, ma io li porrei pari merito sul podio dell’antipatia!
Tutti sappiamo quanto odiosa possa essere certa gente che, senza provare per te particolare trasporto, prima fa l’amica per farsi ospitare e piomba a casa tua “besando el santo”, e poi la usa come fosse un hotel, senza aver voglia di condividere con te altro che il tetto (il che sarebbe ottimo se stessimo partecipando al programma CouchSurfing), ma io non sono sicura di preferire a questi quegli amici che tu reputi tali, ma che per non disturbarti, addirittura... NON VENGONO.
Ma come? Tu ti metti a completa disposizione, hai piacere di passare un po’ del tuo tempo con loro, organizzi menu e rimpatriate, dici “mi casa es tu casa”, e loro, per non disturbarti si prendono un B&B, fanno i discreti, e ti iniettano sottopelle un messaggio subliminale: “quando passi dalle mie parti, se non vieni a trovarmi, non mi offendo”!
Ospiti ne ho avuti di tutti i colori: conoscenti artisti, conoscenti meno artisti, amici stretti, amici larghi, colleghi, “pigiama party girl” come la mia amica veneta che in questi giorni mi scrive:

[…] la fine del "povero" umberto.. chissà le risate che vi fate.. io me le faccio, ma poi penso che c'è poco da ridere e solo molto da vergognarsi e tornare in padania e sentir le persone che giustificano sti coglioni dicendo "avranno avuto bisogno di questi soldi.. alla fine li ha presi gente dei nostri, non è rubare! con tutti i soldi che ci rubano gli extracomunitari.." o "è roma che li ha traviati.." non aiuta a non vergognarsi, ecco […]
(non c'entra col post, ma mi piaceva riportare un'impressione "interna" sulla questione "Cu futti futti, Diu pirduna a tutti, tanto ormai ne è passata di acqua del Po sotto le pontide", e di conseguenza ho adattato anche il titolo)

parenti molto prossimi come Alda, che al telefono mi dice:

Ju nun haiu studiatu ma ‘i cosi ‘i capisciu.
m’haiu istruitu ormai: cc’a televisioni…
megghia di ‘na scola! 
Infatti, se turnassi nn'arrieri, i libbra t'i brusciassi!
Ti facissi vidiri a via... ccà, "fai i surbizzeda" ti dicissi.
[...]
E appuoi ju mi capisciu ca sugnu ‘na pirsuna troppu sensibili,
mi ricanusciu ca nun sugnu una dura di temperatura.
[...]
Aviemmu sempri cchi diri: ‘na vota u’ femori,’ na vota l’ugna ‘ncarnata, ‘na vota ‘i coronari… l’autra sira mi sunnaiu ca mi facìa mali u’ piettu, ma nun sugnu sicura ca mi stava sunnannu, forsi era ppi daveru: ppi ssì e ppi nno m’haiu fattu scriviri ‘na prova di sfuorzu!
(ZIP IT! oppure CALLATE! a piacere)

… e altri ancora ne arriveranno…
Ospiti venite a me: pro-ospite tutta la vita, a patto che usiate l’educazione con parsimonia!

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