venerdì 13 aprile 2012

Viva viva gli scienziati II: la mia amica del cuore


Oggi mi sono punita, rinunciando alla mia tanto amata lezione di lingua spagnola, mangiandomi quel millimetro di unghie che mi era rimasto e pulendo tutti i carciofi di Ramacca (ora le mie mani nere e ruvide somigliano a quelle della moglie del fattore).
Mi sono punita perché oggi piove di una pioggia che non è quella che piace a noi, cara amica mia, e io ho la testa piena di nuvole scure; però le tue parole notturne soffiano un bel venticello su di esse, come allora - come sempre - anche ora che la tua tastiera non ha più le "a", le "i", le "o" e le "u" con l’accento grave, le "e" con l’accento acuto, e che continui a vedermi "con gli occhi dell'amore".

Tempo fa scrivevo, e pure tanto.
Poi ad un certo punto ho smesso.
La mia amica non dormiva piu' in stanza con me e anche la chitarra si è ricoperta di polvere.
C'era il dottorato, gli articoli da scrivere ed una carriera al galoppo.
Oggi anche questa carriera mi sembra mille miglia lontana.
Ho uno stipendio e sono precaria, ma all'estero.
Essere precaria all'estero è tutta un'altra cosa: diciamo che è di tendenza e fa un po' figo.
Poi se parli l'inglese come un madre lingua la gente ti guarda con ammirazione.
Questa deve essere brava.. pensano.
"Hai fatto bene ad andartene.." ti dicono. Seduti dalla loro seggiola illuminata dal sole siciliano.
Di solito quando si pensa ad aprire un ristorante è perchè si è insoddisfatti nel lavoro.
O si ha la "paura da prestazione" (non ci riesco, pertanto mollo che è piu' facile) e se ne ha "l'ansia" (ci posso riuscire forse, ma non sono abbastanza brava e comunque ho altre priorità).
Oggi a 32 anni quasi compiuti guardo i bimbi e devo scegliere. So bene che la carriera da ricercatrice e la carriera da mamma cozzano. Almeno per me, perchè conosco i miei limiti.
Poi penso alla mia amica, quella che mi sta ispirando a scrivere questa mail lottando contro i miei occhi pieni di sonno. Dopo che chattiamo do' un'occhiata su Jobs.ch, magari oggi è il mio giorno fortunato e le trovo un lavoro. A lei ed al suo fidanzato, che sono due geni della letteratura italiana e della musica classica...
La mia amica deve essere proprio in gamba. Quando penso a lei mi vien voglia di scrivere, di suonare e di imparare di piu'. Sono poche le persone che ti ispirano certe cose, a meno che tu non le abbia conosciute sui libri o in Tv (forse su Rai 3 soltanto).
Alla mia amica questa mail non servirà a molto, perchè ha deciso che non ci crede piu’.
Come biasimarla! Come dirle: "Ma noi dai! Stai tranquilla che una soluzione si trova..". Agirei come quella persona che dalla sua poltroncina illuminata dal sole siciliano mi dice che ho fatto bene ad andarmene all'estero. Eppure la mia amica dovrebbe essere orgogliosa di ispirarmi cosi' tanta eleganza d'animo. Perchè pensare a lei rende eleganti, altro che sapere l'inglese come un madre lingua.
La mia amica non ha studiato fisica. Io ho studiato fisica ed anche un po' di matematica. Matematicamente non ho mai conosciuto una persona come lei o come il suo fidanzato che sono rimasti disoccupati! Spero che questa mail le dia un po' di forza matematica, visto che ai sentimentali lei non ci crede piu'.
Al prossimo sorriso non telematico..

Notte Amica.

Ieri ho visto Gustav, in una città bella e umida, piena di furti legalizzati e vetri colorati che facevano pendant con il decorativismo del tuo artista preferito: mi sono persa negli occhi di Medusa, nell'espressione delle Giuditte, nell'abbraccio del fregio di Beethoven e ho spedito una cartolina nella casa di cartone, te la porterà il vento…

5 commenti:

  1. Ma la tua amica scienziata (che dev'essere una in gamba e che sicuramente se la caverebbe bene con due "carriere parallele") lo sa che la sua mail è pubblicata qui?

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  2. la mia amica scienziata sa che né il mio né il suo nome saranno mai rivelati qui, quindi è in una botte di ferro, per questo ha dato il suo consenso :)))

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  3. Peccato non aver potuto portare altro che una cartolina e tanti ricordi....ma questa è un'altra storia, tutta italiana!

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  4. un souvenir un po' più consistente in effetti ce lo potevamo portare! che ne so: una tapparella, un water, un girasole mortifero...

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    1. Il girasole mortifero.....ma come si fa?!?!?!?!?!?!!?!?
      Forse preferivo il salottino di Hermine Gallia....ma avrei avuto qualche difficoltà ad inserirlo nelle stanze della mia reggia piena di articoli di design!!!!! MAH!

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