lunedì 4 marzo 2013

E se non ci sarà più gente come me / voglio morire in Piazza Grande

Ultimamente ho il panico da post bianco: appena ne apro uno nuovo perché ho qualcosa da dire, lo richiudo subito dopo. Forse il mio spirito è andato in letargo con gli scoiattoli e le ciabatte... eppure qui l'inverno fa capolino di rado, e sono visite fugaci, come quelle dei parenti che ti vengono a trovare solo per puntiglio.

Mi ero fatta una lista di spunti di "omo-versazione", ma non mi va di approfondirli tutti:


1) i figghi de' genti
2) quelli che non pagano
3) harvard/oxford
4) borse di coccodrillo e lacrime di studio

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1) "I figghi de' genti" sono un'entità. Sono persone estremamente positive, amabili, che al primo posto mettono i genitori: prima dello studio, prima del lavoro, prima del matrimonio. "I figghi de' genti" selezionano i concorsi da fare in base alla distanza dal nido, se non escono concorsi nel giro di 10/15 km, allora "i figghi de' genti"  si aprono un'attività, e se proprio non possono, si mettono alla ricerca di un paesano a cui questo tipo di ricerca abbia già portato buoni frutti, così che la prole non debba subire la grande pena di crescere bilingue.

4) Per elargire le borse di studio, qui "A-merica", non ti chiedono nulla a proposito di reddito e/o patrimonio, ma si basano sul tuo livello scolastico (grazie), ma soprattutto sull'essay, ovvero l'insieme di parole più furbe che riesci a mettere insieme. Per scrivere questa roba, devi essere più american possibile: in una parola devi essere impressive (aquile, stelle, strisce e soprattutto l'uso di parole come: goal, skill, success)!!! Ne risulta che molte ragazze straricche ricevono delle borse di studio che servono loro ad ampliare il già nutrito e firmato guardaroba, baldi giovani pagano l'affitto di due case perché nella prima sarebbero obbligati a stare perché è dentro il campus ed è un vincolo della borsa, mentre la seconda è la dimora effettiva, poi ci sono ragazze che ci comprano pezzi di antiquariato, ragazze che ci si pagano corsi di zumba, nuoto e cha cha cha, ragazzi che pur avendo diritto a due pasti al giorno alla mensa (come da borsa) vanno sempre a mangiare al ristorante, ragazzi che mantengono il macchinone, o che chiamano il taxi ad ogni passo... Insomma, è un po' diverso dall'Italia dove, se prendi una borsa di studio o sei davvero molto povero, o sei raccomandato, o sei evasore totale!!!

Mi sa che io e te continueremo ad avere l'esigenza di fare tre lavatrici la settimana perché abbiamo sempre e solo quei vestiti e non azioniamo mai l'asciugatrice perché il filo sul balcone non consuma quanto il filo della luce, e a sognare un divano, e a fare la spesa ogni due settimane per risparmiare sul taxi del ritorno... ma qui, io sento davvero che questo durerà il giusto, che non dovremo pregare/votare nessun detentore del potere per avere quello che ci spetta, che continueremo a criticare alcune cose che però, in un certo senso, non ci riguardano davvero, perché l'intorno non è nostro, e che il nostro duro lavoro verrà riconosciuto, non favorito, ma riconosciuto. Sarà uno scambio vero, non una ridicola scorribanda fatta di promesse e spallucce, spallucce e promesse
!
 



 





P.S. L'anno scorso ero al funerale di Lucio...
ma manca molto più Bologna a me, di quanto io non manchi a Bologna...





Peccato!

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