domenica 10 settembre 2017

Irma la terrorista: I am disappointed big time!

La caffetteria dell'hotel, che in piena bassa stagione ha il pienone di sfollati sfuggiti a un presunto attacco climatico tra i più efferati della storia, è il luogo migliore per condurre uno studio antropologico dal titolo: "Fenomenologia della paura fondata ma anche no". Qui si ascoltano discorsi surreali mentre in sottofondo il notiziario manda in loop servizi con musiche tipo Mission Impossibile, con cronisti che camminano come 007 tra le palme mosse dal vento o sulle acque come Gesù Cristo, giornaliste modello Barbara D'Urso che ti spiegano come intrattenere i più piccoli durante l'uragano (ovvero quando sia il tuo che il loro tablet saranno scarichi e non potrete ricaricarli) e un governatore che sembra il poliziotto Hüber de "Gli svizzeri" ma con alcuni neuroni in meno.

"It's gonna be bad" pensa ad alta voce un signore su uno di quegli scooter elettrici che in Italia si usano perché è passata troppa acqua sotto i ponti e qui perché sono passati troppi hamburger sotto i denti.

"It's gonna be fine" dice una signora per rassicurare una ragazza visibilmente provata dal lungo viaggio che ha dovuto affrontare portando con sé la prole e cose assolutamente indispensabili per la sopravvivenza: 20 scatole di JELL-O, 35 confezioni Eggo My Eggo®, centinaia di litri si Dr. Pepper in bottigliette più piccole possibile, che non voglia iddio che uno inquina un poco di meno così poi la terra non s'incazza, Doritos, Tostitos, Cheetos...

"Key West is gonna be gone" sospira un tizio in pigiama stravaccato sul divano unto coi piedi sul tavolinetto dove avevo poggiato un attimo il mio muffin.

"It's gonna hit ..."
"It's gonna..."

"It's una CAGATA PAZZESCA"!!!

Ora, per carità, capitemi, capiamoci: lungi da me minimizzare i danni che questo uragano ha già fatto e farà (specialmente ai più poveri, a quelli che non possono scappare né per bisogno né per delirio) e neppure la devastazione recata dai suoi colleghi che curiosamente si chiamano spesso come i miei professori di linguistica, ma tra la realtà e la miricanata c'è di mezzo il mare! E intanto in meno di una settimana, tra allarmi, allerte, avvertimenti, #allupollupo, get out, go away, run now, run there, no wait run here... il PIL della Florida è salito più del livello dell'acqua a Miami Beach.

Spero che queste non siano le mie fatidiche "ultime parole", ma resto dell'idea che qualche credito di "Tecnologia costruttiva avanzata e poche chiacchiere I" e "Tecnologia costruttiva avanzata e poche chiacchiere II" non guasterebbero nel vostro very successful curriculum, cari amici a stelle e strisce.

Nessun commento:

Posta un commento